In questo articolo introdurremo quali certificazioni sono utili per l’industria alimentare. Norme e standard di certificazione che possono essere utili alle organizzazioni della filiera alimentare, per affermarsi sui mercati, ed assicurare ai consumatori prodotti sicuri e di qualità.
Queste attestazioni, sono fondamentali, per la qualifica come fornitore della GDO e per esportare i propri prodotti.
Le maggiori norme e standard di certificazione alimentare sono 5: ISO 22000, FSSC 22000, BRC, IFS ed ISO 22005.
I principali standard di certificazione alimentare volontaria, in linea generale apportano i seguenti vantaggi per le organizzazioni:
- Stabilire un sistema organizzativo in grado di gestire tutti i rischi alimentari, rispettare i requisiti di sicurezza necessari e immettere sul mercato prodotti sicuri;
- Proteggere meglio clienti e consumatori in termini di rischi e pericoli alimentari, intenzionali, non intenzionali, e fornire protezione dei prodotti per le frodi alimentari;
- Grazie a standard di qualità certificati, fidelizzazione del cliente e migliore visualizzazione per i futuri clienti, migliorando così l’affidabilità, la reputazione e la visibilità del marchio;
- Migliorare la capacità, la responsabilità, l’efficienza di tutti i processi aziendali e ottimizzare la gestione interna;
- Semplificare e velocizzare il processo di qualificazione come fornitore della GDO e dei mercati internazionali;
- Miglioramento continuo per ridurre al minimo gli sprechi alimentari e ridurre i costi dovuti a qualità non conformi agli standard di mercato;
- Maggiore garanzia di qualità, che interessa tutti i dati coinvolti nel business;
- Aprire nuovi mercati. Nuove opportunità di business e maggiore competitività;
- Valutare, monitorare e ridurre i rischi causati da prodotti pericolosi e difettosi per evitare eventuali problemi;
- Prevenire problemi chiave, rispondere efficacemente e attivamente a eventuali emergenze e ritiro/richiamo del prodotto;
- Ridurre gli audit delle aziende fornitrici per conto dei clienti, riducendo così i costi sostenuti.
Le più importanti norme e standard di certificazione alimentare
Le norme e standard di certificazione alimentare, possono dividersi tra attestazioni aziendali, e di prodotto. Quelle di prodotto, definiscono specifiche qualità, per esempio la certificazione biologica, gluten free, oppure i marchi collettivi DOP, DOC, IGT, IGP, SGT.
Le certificazioni aziendali, anche se mirate sul prodotto, invece, hanno una visione più ambia e di gestione organizzativa. Vediamo di seguito quelli più importanti:
Certificazione ISO 22000
La norma specifico del sistema internazionale per la sicurezza alimentare ISO 22000. Il sistema di gestione mira a coordinare le esigenze delle attività produttive e commerciali nell’intera filiera agroalimentare, per garantire l’igiene alimentare e la sicurezza dei prodotti finiti per il consumo umano.
Questo standard di certificazione combina i principi del Codex Alimentarius, e stabilisce un programma di prerequisiti (PRP) che integra i principi HACCP, ed i vantaggi della norma per i sistemi di gestione qualità ISO 9001.
Fornisce maggiori garanzie alle autorità e ai clienti dell’organizzazione, un migliore controllo dei fornitori, la riduzione dei costi relativi alla non conformità e alle perdite di tempo e risorse, nonché un’adeguata formazione dei dipendenti.
Certificazione FSSC 22000
Questo standard è di natura privata e nasce dall’impegno dei grandi attori della filiera alimentare a livello globale.
Lo standard FSSC 22000 consente alle organizzazioni che operano a livello internazionale di ottenere una certificazione che includa tutti i requisiti richiesti dalla GSFI (Global Food Safety Initiative). I requisiti di questo standard sono composti da standard ISO 22000 e standard tecnici ISO 22002, più requisiti tecnici definiti dal GFSI, Global Food Safety Initiative.
Definisce i requisiti per lo sviluppo di un sistema di gestione della sicurezza alimentare molto completo. Si occupa dell’applicazione del sistema di gestione della qualità e della sicurezza alimentare basato sul sistema HACCP. Lo standard è adottabile, anche le società di logistica, stoccaggio, distribuzione e intermediazione.
Certificazione BRC
Lo standard BRC, è lo standard privato della GDO anglosassone, British Retailers Consortium, ed è ormai diventato una condizione necessaria per l’esportazione e la produzione a marchio retailer in questi pasi. Anche in questo caso riconosciuta dal GFSI, istituto internazionale che si occupa di definire le linee per la sicurezza, qualità e legalità alimentare.
Lo standard è caratterizzato dalla definizione di aree produttive a rischio e da un alto grado di attenzione al layout produttivo, alle strutture strutturali e alla qualificazione dei fornitori.
Questa certificazione garantisce un maggiore controllo sulla rete di fornitura di ciascun fornitore in termini di garanzie che ciascun fornitore fornisce per ciascuna materia prima. In questo modo si riducono i costi legati a non conformità, perdite di tempo, gestione degli allarmi e prestazioni legate alla sicurezza alimentare.
Lo standard BRC si applica alle aziende di trasformazione e preparazione degli alimenti che intendono sviluppare un sistema di gestione incentrato sulla qualità, salute e sicurezza del prodotto basato sulla metodologia HACCP. Garantire che gli standard di prodotti, processi, luoghi di lavoro e personale siano controllati.
Certificazione IFS
Insieme allo standard BRC, la certificazione alimentare IFS (International Featured Standard) consente l’accesso alla GDO per vendere i propri prodotti attraverso supermercati e catene di ipermercati. In questo caso nata dalla GDO tedesco, franco, belga ed adottato anche da quella italiana.
Definisce i protocolli da seguire nel controllo dei processi e dei prodotti, nella gestione del lavoro e del personale e nell’ottimizzazione delle risorse.
Questo è uno standard importante per tutte le industrie alimentari, in particolare quelle che producono alimenti a marchio del distributore. Presta particolare attenzione alla difesa del cibo, ovvero a garantire che l’approvvigionamento alimentare sia protetto da qualsiasi contaminazione o contraffazione (intenzionale o deliberata).
Implica l’adozione di un sistema HACCP, un sistema di gestione della qualità documentato e il controllo degli standard di prodotto, processo, ambiente di lavoro e personale, come tutti gli standard GFSI.
Certificazione ISO 22005
La norma ISO 22005 è una certificazione di riferimento internazionale per i sistemi di tracciabilità agroalimentare. Coniuga le norme italiane UNI 10939:01 e UNI 11020:02 e si applica a tutto il settore agroalimentare (compresi i produttori di mangimi).
E’ una certificazione molto importante che abbiamo trattato in questo articolo:
È uno strumento importante per adempiere agli obblighi obbligatori, migliorare le caratteristiche specifiche del prodotto, soddisfare le aspettative del consumatore finale e la distribuzione di massa.
Con questo sistema, una volta che si verifica un’anomalia igienica, è facile risalire all’origine del problema nella filiera e raccogliere i prodotti in maniera mirata.
Certificazione Global Gap
Lo standard Global Gap, è un insieme di requisiti trasversale. Richiede l’adozione dei principi delle buone pratiche agricole, nelle organizzazioni ortofrutticole, zootecniche, ittiche e mangimistiche.
Tra i suoi requisiti possiamo trovare, l’adozione di un sistema HACCP, qualità, ed i pilastri per la sostenibilità, ambientale, sociale ed economica. Anche questo standard nasce per la qualifica della GDO, ed è riconosciuto da GFSI.